Il personale assicurativo deve spesso barcamenarsi tra molteplici attività che spaziano dalle attività prettamente commerciali e di relazione al più noioso data entry. Un impiegato assicurativo, inoltre, quotidianamente deve impegnarsi in ricerche infinite, controllare le richieste degli assicurati, valutare se vi siano frodi. Se tutte queste attività hanno un ritorno per le compagnie assicurative, è innegabile che abbiano anche un costo. Spesso però, l’investimento in termini di tempo e risorse non equivale all’introito sperato.
Per ottimizzare i processi e massimizzare i guadagni, l’intelligenza artificiale applicata al settore assicurativo è la soluzione ottimale.
Un processo lungo e laborioso è la gestione dei sinistri. L’intelligenza artificiale può aiutare le compagnie assicurative a snellire l’iter.
Un soggetto assicurato, infatti, farà denuncia alla propria assicurazione in merito a un sinistro e indicherà la dinamica dell’incidente, i danni subiti e molto altro. L’impiegato assicurativo dovrà fare tutta una serie di valutazioni, da quella riferita ai danni, fino alla responsabilità del guidatore, o dei guidatori.
Grazie all’utilizzo dell’AI invece, la gestione dei sinistri potrà avvenire in maniera automatizzata.
Tra i sistemi intelligenti più efficaci a questo scopo non possiamo non citare i chatbot per le assicurazioni, agenti intelligenti in grado di relazionarsi con l’assicurato in maniera conversazionale, cioè ponendo domande, richiedendo informazioni ed eventualmente utilizzando il tono di voce più indicato per gestire una situazione di crisi o di disagio, quale può essere la denuncia di un sinistro.
I chatbot per il settore assicurativo consentono quindi di instaurare con l’assicurato una relazione orizzontale ma anche di fare arrivare alla compagnia assicurativa tutte le informazioni necessarie sul sinistro in maniera completa e rapida.
Aprire la pratica di un sinistro tramite un chatbot diventa un’operazione molto più snella, sia per il cliente sia per l’azienda.
Anche nelle fasi successive all’apertura del sinistro, l’utilizzo di sistemi basati su intelligenza artificiale apporta il suo contributo. Si pensi, ad esempio, alla gestione della pratica e alla stima dei danni, passaggi che spesso vedono l’impiego di processi interni e operazioni di calcolo abbastanza standardizzati.
L’intelligenza artificiale, in questo contesto, può essere utilizzata per l’analisi delle immagini e per effettuare una stima dei danni quanto più affidabile. In questo modo, è possibile ottenere un prospetto economico personalizzato da presentare all’assicurato, impiegando un nettamente inferiore rispetto a quello che, in genere, viene richiesto per questo tipo di valutazioni e di passaggi.
Ovviamente, l’elemento umano non verrebbe mai messo da parte, ma gli impiegati avrebbero maggiori possibilità di dedicarsi al cliente e ai suoi bisogni più specifici.
Attività commerciali come la proposta della polizza più in linea con le esigenze del potenziale cliente, “rubano” molto tempo agli impiegati ma non sempre la stipula va a buon fine.
Anche in questo caso, l’intelligenza artificiale offre un valido supporto al personale assicurativo nel processare i dati del prospect e nel proporre la soluzione ottimale. La percentuale di successo, ovvero la stipula della polizza, aumenta nettamente.
Un’applicazione interessante dell’intelligenza artificiale al settore assicurativo, in questa fase del funnel di vendita, è quella relativa all’utilizzo dei chatbot per Facebook. Una compagnia assicurativa, infatti, può scegliere di dotare la propria pagina Facebook aziendale di un lead bot, completamente personalizzato.
Il bot consente all’utente di interfacciarsi in maniera rapida con l’assicurazione e di richiedere tutte le informazioni di cui necessita per fare una prima valutazione. In questo modo può ottenere una stima della propria polizza e, se convinto, procedere nell’iter di stipula con la compilazione dei documenti iniziali e l’invio dei dati anagrafici alla compagnia assicurativa.
L’intelligenza artificiale aiuta le assicurazioni a riconoscere le eventuali frodi e ad automatizzare la gestione dei processi antifrode.
Grazie alla raccolta dei dati, infatti, è possibile riconoscere un comportamento sospetto ed effettuare ulteriori analisi e valutazioni.
Ovviamente, per poter ottenere un risultato che sia affidabile sotto questo punto di vista, è necessario che l’intelligenza artificiale sia stata ben addestrata. A fare la differenza è la qualità dei dati, perché consentiranno all’AI di individuare in modo accurato i comportamenti che potrebbero essere fraudolenti.
In questo senso, quindi, l’intelligenza artificiale supporta concretamente il processo decisionale in merito a una possibile frode compiuta da un utente.
In conclusione, tra i vantaggi dell’utilizzo di sistemi basati su AI per le assicurazioni c’è la drastica riduzione di tempi di gestione delle pratiche e del margine di errore, con un conseguente miglioramento della relazione tra compagnia assicurativa e cliente.
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