L’applicazione dell’intelligenza artificiale in Sanità semplifica la vita del personale sanitario e consente di accelerare il processo che porta alla diagnosi attraverso l’analisi di numeri, immagini e parole. Non dimentichiamo però, che l’utilizzo dell’intelligenza artificiale nella Sanità può anche velocizzare la ricerca scientifica, contribuendo a salvare un sempre maggiore numero di vite umane. In questo articolo, il team di Indigo AI, racconta tre esempi virtuosi di innovazione in campo medico che nascono dalla collaborazione tra istituzioni governative, corporate e start-up.
L’emergenza sanitaria causata dal Covid-19 ha contribuito ad avvicinare intelligenza artificiale e medicina, lasciando non pochi interrogativi ancora senza risposta, a cominciare dal delicato tema della privacy e della gestione dei dati sensibili dei pazienti.
Allo stesso tempo, l’applicazione dell’intelligenza artificiale in medicina, permette di velocizzare le diagnosi e di migliorare il dialogo tra dottore e paziente, può supportare il paziente durante le cure, ad esempio fornendo informazioni per una terapia farmacologica più consapevole; può semplificare la vita dei ricercatori scientifici aiutandoli a districarsi tra migliaia di pubblicazioni.
Immagini, numeri e parole: 3 campi di applicazione dell’intelligenza artificiale nella medicina
L’intelligenza artificiale si muove in tre grandi insiemi: immagini, numeri e parole. Tre verticali che trovano la loro applicazione anche nel mondo della medicina, con obiettivi e sviluppi differenti.
Un classico esempio di applicazione dell’intelligenza artificiale nella medicina è quello che riguarda “numeri”. L’AI, in questo ambito, fornisce un supporto importante all’analisi quantitativa dei dati del paziente.
Grazie ad algoritmi predittivi, è possibile ridurre al minimo eventuali errori di interpretazione. Infatti, grazie ad una serie di dati e utilizzando degli algoritmi di machine learning, la macchina è in grado di aiutare il medico nell’analizzare un campione e diagnosticare la patologia. Se immaginare un’intelligenza artificiale che sappia interpretare e analizzare i numeri ci è tutto sommato semplice, come può una AI venire utilizzata nello studio di immagini e parole della medicina? Vediamo alcuni esempi.
Leggere le immagini: Il caso di InnerEye by Microsoft
Quando parliamo di immagini in campo medico, ci riferiamo a referti come le lastre, le TAC, le risonanze magnetiche ecc. che aiutano il dottore a confermare le sue ipotesi in una sorta di combinato disposto.
Partendo proprio dall’analisi delle immagini, Microsoft ha creato InnerEye, un sistema in grado di capire se il paziente abbia un tumore. Si tratta di un caso importante di applicazione delle nuove tecnologie in campo medico perché InnerEye è in grado di attingere da una libreria sterminata di foto scansionate e di elaborarne le informazioni visive.
L’intelligenza artificiale di InnerEye di Microsoft si basa su un algoritmo che impara dalle lastre visionate dai dottori, immagazzina tutte le informazioni e arriva a formulare una diagnosi in tempi molto brevi, abbattendo così i costi per l’identificazione dell’eventuale malattia, ma soprattutto facendo risparmiare tempo prezioso al paziente.
Comprendere le parole: il robot fa l’anamnesi in real-time
Applicare l’intelligenza artificiale alle parole in medicina è sicuramente più complesso, ma può aiutare il dottore, ad esempio, nel dialogo con il paziente, come nel caso di Babylon Help.
Babylon Help è un esempio importante di partnership tra pubblico e privato, ovvero tra il sistema sanitario del governo inglese e l’ex start-up britannica omonima.
L’intelligenza artificiale di Babylon Help è in grado di compilare l’anamnesi del paziente in tempo reale semplicemente ascoltando la conversazione tra medico e paziente. Grazie all’utilizzo della videocamera, l’AI di Babylon Help è in grado di analizzare le espressioni del paziente per capire se sia preoccupato o se abbia compreso una domanda particolare.
Il sistema, inoltre, acquisisce e scrive tutte le informazioni necessarie per formulare una prima diagnosi.
Il vantaggio competitivo di questa applicazione dell’intelligenza artificiale in medicina è la capacità di abbattere i costi del sistema sanitario, oltre che di ridurre i lunghi tempi d’attesa negli ambulatori, garantendo così la continuità del servizio erogato al paziente.Ovviamente, l’innovazione nella Sanità comporta anche la necessità di aggiornarsi, per il personale sanitario. Cambiano quindi anche le competenze stesse dei dottori, che sono chiamati anche ad acquisire conoscenze informatiche – però a vantaggio di uno snellimento notevole delle “carte” da compilare.
L’AI a supporto della ricerca contro il Covid-19: il caso del Centro Medico Santagostino
In questo particolare periodo storico, chi si occupa di intelligenza artificiale ha cercato di mettere le sue competenze al servizio della lotta al Covid-19.
Ci abbiamo provato anche noi di Indigo.ai insieme al Centro Medico Santagostino, sviluppando Record, un motore di ricerca dedicato agli scienziati ideato per aiutare il mondo della ricerca a districarsi tra le migliaia di articoli specialistici che quotidianamente vengono pubblicati sul tema.
Il Covid-19 è un virus relativamente nuovo e il mondo intero lo sta studiando. Ogni giorno si fanno grandi e piccole scoperte che avvicinano sempre più alla creazione di un vaccino. Per questo motivo gli studiosi hanno bisogno di restare al passo con le ultime novità nel campo della ricerca, senza per questo sottrarre tempo prezioso alla ricerca attiva.
In questo senso, Record diventa uno strumento prezioso e punta a diventare un esempio virtuoso di applicazione dell’intelligenza artificiale al servizio della medicina.
Ecco come funziona. Durante la prima fase, l’AI di Record seleziona i documenti che, con ogni probabilità contengono la risposta alla domanda del ricercatore; successivamente attraverso un modello di “question answering” viene fornita una risposta per ciascuno dei documenti selezionati, insieme ad ulteriori informazioni come il titolo, gli autori, la bibliografia e il giornale di pubblicazione con relativo impatto scientifico, per aiutare gli utenti a valutare la rilevanza del documento e l’attendibilità della risposta.
Insomma, il matrimonio tra medicina e intelligenza artificiale non solo è già realtà, ma sta dimostrando in modo sempre più incisivo di poter funzionare e di avere le basi solide per rivoluzionare in meglio, lentamente ma stabilmente, uno degli aspetti più importanti della vita umana, ovvero la gestione della salute personale e collettiva.