Lo abbiamo chiamato IAB 2017 by Indigo ed è il chatbot realizzato in occasione del meeting sull’advertising online che si è svolto a fine novembre scorso a Milano. I risultati sono stati importanti. Tante persone hanno scelto il nostro bot per vivere l’esperienza IAB al meglio
Odiamo parlare di noi stessi sul nostro blog. Ma ci sono alcuni casi in cui è necessaria una eccezione alla regola.
Raccontare i risultati ottenuti dalla strategia di comunicazione messa in campo durante il IAB Forum 2017 Born Digital del 29 e 30 novembre scorsi, è una di queste eccezioni.
L’appuntamento con il meeting nazionale sul digital advertising intitolato quest’anno Born Digital e ospitato nell’Ala Nord del Mi.Co di Milano ha visto Indigo AI impegnata con uno stand informativo e un chatbot ideato per l’occasione dal suo team, IAB 2017 by Indigo.

Il nostro assistente virtuale ha affiancato quello offerto da IAB ed ha orientato gli utenti tra gli appuntamenti previsti in calendario e i vari servizi offerti dalla struttura fieristica.
La realizzazione di un chatbot dedicato al meeting sul mondo digital è stata una scelta naturale che ci ha permesso di dimostrare le funzioni e l’utilità della tecnologia che rappresenta il nostro core business: l’Intelligenza Artificiale applicata alla messaggistica attraverso il machine learning e al NLP – Natural Language Processing.
Ecco com’è andata.
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IAB Forum: Brand e utenti, tutti ci guadagnano
1- I canali di comunicazione

La comunicazione esterna dell’esistenza del nostro chatbot e l’invito ad usarlo è avvenuta tramite quattro canali: il blog (su cui abbiamo pubblicato due articoli dedicati ai convegni); i social; il contatto diretto nello spazio dello stand; i due team di volontari che si sono dati il cambio nel corso delle due giornate, con il loro prezioso contributo in termini di comunicazione e distribuzione dei volantini su cui era stampato Qr Code con cui connettersi all’assistente virtuale.
2- Più Lead
Il flusso della conversazione del bot è stato programmato per concludersi richiedendo la e-mail dell’interlocutore: “Hey, grazie per aver parlato con me. Spero di rivederti anche l’anno prossimo! / Nel frattempo, se vuoi rimanere aggiornato sul mondo dei chatbot e dell’intelligenza artificiale, segui blog.indigo.ai o scrivi la tua mail qui in chat!”.
A questa Call to Action gli utenti hanno reagito bene, autorizzando l’inserimento del proprio indirizzo di posta elettronica nella nostra mailing list.
Il bot si è dimostrato un ottimo canale alternativo per una delle principali attività del web marketing: la Lead Generation.
Gli utenti, rimasti soddisfatti dall’esperienza conversazionale con il Lead Bot, hanno accettato volentieri l’invito dell’assistente virtuale.
Il risultato è stata una lista di potenziali clienti, con una maggiore consapevolezza ed interesse rispetto alle classiche azioni di raccolta contatti.
3- L’Utente Tipo
Grazie allo scambio di contatti via chat e alle domande fatte di persona, si può dedurre che le tipologie professionali prevalenti sono state quattro: imprenditori; agenzie di advertising digitale; marketers; responsabili delle risorse umane (agenzie HR e dipartimenti aziendali interni).
Le domande che sono state rivolte presso lo stand hanno riguardato: gli ambiti di applicazione della tecnologia (e-commerce, marketing, customer care, etc.); i costi e la manutenzione; le piattaforme su cui la tecnologia è applicabile.
4- I numeri
Le conversazioni totali sono state 1510. Gli input complessivi inviati dagli utenti sono stati 4399 a cui il chatbot ha risposto con 6842 messaggi.
Complessivamente il nostro bot è stato consultato al 37% da donne e al 63% da uomini.
Indefinito, il sesso di altri due utenti, per via del fatto che l’assistente virtuale caricato su Messenger può accedere esclusivamente ai dati pubblici.
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Nessun dato certo è disponibile sull’età media degli utenti. Ma alcuni indicatori (tono utilizzato durante le conversazioni; foto profilo; contatti diretti presso lo stand) permettono di affermare che ci aggiriamo intorno ai 30-35 anni.
L’età si alza nel caso si tratti di titolari di imprese e si abbassa, nel caso di operatori digitali.
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5- Come e Quando
Nella maggior parte dei casi, gli utenti hanno gestito le conversazioni attraverso l’utilizzo dei bottoni messi a loro disposizione per accedere alle informazioni sugli orari degli interventi della mattina.
Una modalità che ci dice molto sul contesto nel quale le persone si sono relazionate con il bot: in movimento, passeggiando tra gli spazi espositivi, davanti ad un caffè o nei momenti di intervallo dei convegni mattutini.
Tutte circostanze in cui un bottone risulta molto più pratico della digitazione di una frase.
6- Richieste info
Le info più richieste hanno riguardato: gli orari dei vari interventi; il posizionamento dei bar e dei servizi sanitari; il luogo del meeting, la sua data di inizio e la sua fine: la mappa degli spazi; il costo per l’accesso al convegno; gli accessi con il free pass; info sulle attività di Indigo AI.
Sono state molte anche le richieste di biografie dei vari convegnisti e gli orari dei loro interventi.
7- Le opzioni utilizzate
Gli utenti hanno apprezzato e utilizzato il servizio che permetteva la creazione dell’agenda in cui segnare gli appuntamenti preferiti.
Molto utilizzata anche l’opzione che permetteva di generare automaticamente un’immagine personalizzata per condividere sui social la propria esperienza al meeting.
8- Proattività del bot
L’assistente ha reagito molto bene, dando risposte esaustive ed invitando le persone allo stand per un caffè e due chiacchiere dal vivo.
Lo dimostra il rapporto tra output e input: le risposte sono state 2.443 in più rispetto alle domande. Un dato che rivela una buona proattività del bot di fronte alle esigenze degli utenti che hanno visto esaudite le loro curiosità senza dover fare troppe domande.
Buona anche la reazione davanti a errori grammaticali e refusi, come i cognomi di convegnisti digitati in modo sbagliato. Il bot non ha battuto ciglio, dando l’output giusto.
È stato emozionante vedere il nostro chatbot funzionare e offrire aiuto ai partecipanti al IAB Forum 2017. Ancora più emozionante è stato assistere all’interesse di così tante persone per la nostra tecnologia.
Questo esperimento ci è servito per approfondire il servizio di chatbot dedicato agli eventi.
Un segmento di mercato, quello dei Temporary Bots, che sta prendendo sempre più piede grazie ai molti vantaggi che offre agli organizzatori degli eventi e i loro partners.
I principali vantaggi sono: semplicità dell’accesso al servizio; User Experience coinvolgente, grazie a servizi personalizzati (come la funzione dell’agenda) offerti dall’assistente virtuale con atteggiamento proattivo; orientamento all’interno degli spazi con la possibilità di consultare mappe e documentazioni relative ai contenuti offerti dall’evento.
I chatbot, quindi, si propongono come strumento ideale per la gestione in tempo reale di piani di comunicazione. Da una parte, semplificandone la fruizione e dall’altra, consentendo ai brand una lead generation dinamica ed efficace.