L’utilizzo dell’intelligenza artificiale a scuola rappresenta una preziosa opportunità, nonché una fondamentale risorsa a disposizione di insegnanti e studenti soprattutto in questo particolare momento storico durante il quale, a causa della pandemia da Covid-19, la scuola in presenza è diventata un’eccezione e non più la regola.
Termini come DAD e FAD sono entrati nel vocabolario comune insieme ad apprendimento personalizzato, microlearning, gamification. Sono questi soltanto alcuni degli strumenti che l’intelligenza artificiale mette a disposizione del sistema scolastico. Strumenti che si traducono in una semplificazione dell’organizzazione didattica per gli insegnanti e in una formazione di qualità e più in linea con i tempi per gli studenti, sia dentro sia fuori dall’aula virtuale.
Anche il sistema universitario beneficia dei sistemi basati su AI. Un esempio interessante è quello dei chatbot per l’orientamento universitario.
Più in generale infatti, possiamo dire che l’intelligenza artificiale applicata all’ambito educativo e formativo sta dando un forte contributo allo svolgimento delle attività didattiche a distanza nonostante questo sia uno dei rari ambiti in cui ancora si oppone una certa resistenza al suo utilizzo. Utilizzo che in nessun modo può sostituire l’interazione fondamentale tra insegnante e studente, ma che può portare enormi vantaggi in termini di razionalizzazione delle risorse e di qualità della formazione.
Chatbot e sistemi di AI-driven learning migliorano DAD e FAD e sono un’opportunità per offrire percorsi di apprendimento personalizzato
Le espressioni DAD – Didattica a Distanza e FAD – Formazione A Distanza sono senza ombra di dubbio tra le più utilizzate del 2020. Il concetto di didattica a distanza è entrato prepotentemente nella quotidianità delle famiglie italiane. Le aule sono diventate aule virtuali, le lezioni non sono più in presenza, ma spesso registrate e solo raramente in videocall.
La pandemia globale ci ha costretti a rivedere le modalità di insegnamento e di interazione tra studenti, insegnanti e istituzioni scolastiche.
In questo contesto completamente inedito, il ricorso ai bot per la scuola e a sistemi di AI-driven learning potrebbe rappresentare un prezioso aiuto per studenti e insegnanti.
L’utilizzo dell’AI a scuola, infatti, semplifica l’organizzazione dell’attività didattica per i docenti e garantisce un tutoraggio continuo agli studenti con il ricorso, ad esempio, alle tecniche di microlearning, cioè di apprendimento graduale basate su micro obiettivi, o dove necessario alla formazione personalizzata.
Il ricorso all’intelligenza artificiale a scuola e all’utilizzo dei chatbot di fatto consente di poter adottare nuove tecniche di insegnamento e nuovi modelli didattici sempre più personalizzati e mirati a rispondere alle esigenze degli studenti, intesi anche singolarmente e non solo come gruppo classe.
L’interattività e la possibilità di interagire in tempo reale, inoltre hanno il vantaggio di semplificare e razionalizzare le normali dinamiche relazionali e di apprendimento.
I momenti di crisi spesso nascondono grandi opportunità e nel caso della scuola, l’opportunità consiste proprio nella possibilità di iniziare un percorso virtuoso verso la modernizzazione dell’organizzazione didattica e formativa volta al raggiungimento di un sistema scolastico di qualità e inclusivo, in quanto capace di superare barriere fisiche e sociali ancora presenti nell’organizzazione tradizionale della scuola.
I bot per la scuola e sistemi basati su AI-driven learning non potranno sostituire l’interazione umana e il fondamentale rapporto che si instaura tra classe e insegnanti, ma l’utilizzo dell’intelligenza artificiale a scuola può aiutare e coadiuvare entrambi i soggetti interessati al raggiungimento del successo del processo di apprendimento.
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